In occasione dei 60 anni di Chiara Palazzolo e a nove anni dalla sua scomparsa, Urban Center e Cineclub Bergman, in collaborazione con Filmstudio Roma, propongono un evento speciale dedicato alla memoria della straordinaria scrittrice di origini floridiane.
Oltre ad un convegno dedicato alla produzione letteraria della scrittrice siciliana, grazie alla preziosa collaborazione di Warner Bros Italia, VivoFilm ed Edizioni Sem viene proposta in anteprima la visione del film Non mi uccidere (2021) diretto da Andrea De Sica. Il film, tratto dall’opera omonima della Palazzolo, è una dark story adolescenziale con protagonisti i due celebri sopramorti Mirta e Robin legati da un sentimento che va al di là della vita. La Palazzolo, inserisce, nel suo horror di formazione, la crisi, il cambiamento personale, le mutazioni, reinventando un genere, riformulando la struttura stessa del gotico e soprattutto del fantasy italiano in un’estasi di luoghi indefiniti ed inediti panorami interiori. Incidenti mortali, fughe dalla tomba, cannibalismo e rinascite compongono un’opera letteraria di culto divenuta finalmente narrazione cinematografica.
“Alice Pagani interpreta magistralmente il ruolo di zombie sensibile.
La Mirta del film è infatti il ritratto di un essere fragilissimo, insicuro, un doppio cinematografico pieno di incertezze: aggressivo e dolce allo stesso tempo, costretto a cibarsi di carne umana e terrorizzata dal suo stesso aspetto, ossessionata da un amore impossibile e perseguitata da ombre difficili da decifrare (i genitori). Il corpo dell’attrice sembra seguire la crescita e le evoluzioni del personaggio creato dalla Palazzolo. Se sulla serie di successo “Baby” (basata sui fatti reali delle baby squillo di Roma) diretta dallo stesso De Sica, provocava gli uomini con il suo fare da Lolita acqua e sapone, oggi si prepara a diventare donna e attrice capace di sostenere un personaggio complesso e toccante: un singolare caso di mutazione metacinematografica. Rabbia, malinconia, aggressività, questi gli elementi usati da De Sica, fine conoscitore delle tematiche adolescenziali, per sottolineare il difficile passaggio all’età adulta. Un’opera buia e illuminata proprio come tutta la filmografia del regista che dopo il misterioso esordio con I figli della notte continua un percorso impervio tra le oscure cavità di una narrazione ancestrale, alle origini di un disagio, di un cambiamento umano, quello della trasformazione e dell’accettazione di sé. Mostri sì, ma buoni. Un plauso alla colonna sonora di Andrea Farri, sospesa tra rock e sonorità nostalgiche: suoni graffiati che alludono a struggenti amori perduti.”
Recensione di Renato Scatà
“L’evento fa parte di un grande progetto denominato “Storie”: spettacoli/studio sulle influenze dell’arte nel quotidiano, sui doppi mondi della realtà e della fantasia che si scontrano e soprattutto si fondono in una rielaborazione della vita.”
Paolo Greco – Direzione organizzativa
“Dal 1967, il Filmstudio sostiene e promuove con passione il percorso di giovani registi, sceneggiatori, fotografi, poeti e autori del nuovo cinema italiano. Attraverso lo sguardo puro di certi giovani professionisti in ascesa, il Filmstudio accoglie il presente, orientando lo spettatore verso nuove prospettive.
Siamo felici di promuovere il nuovo lavoro di Andrea De Sica, autore che stimiamo sin dagli esordi. Il suo esperimento di “genere” va salvaguardato e curato. Ci preme salutare anche l’autore della colonna sonora Andrea Farri, musicista sensibile e raffinato.”
Appuntamento il 31 ottobre presso il Teatro Iris (Floridia-Sr) ore 18:00.
Ingresso libero (Green pass obbligatorio)