Il cinema da sempre ha rappresentato uno strumento di rappresentazione e di interpretazione della realtà. Oltre a trasmettere le suggestioni immaginarie e utopistiche, esso ha infatti saputo raccontare a milioni di spettatori anche la nostra storia, attraverso le pellicole dei grandi maestri del cinema.
Nel nostro paese, negli ultimi decenni, si è purtroppo determinato un progressivo allontanamento dalle sale cinematografiche e quindi anche dalle forme e dai linguaggi che fino ad allora avevano attribuito successo ai film proposti, garantito ampliamento degli spazi espressivi e saldato un positivo rapporto con il pubblico, rendendo il luogo-cinema un grande centro di sana aggregazione, di confronto e di crescita sociale e collettiva.
La nostra società avverte sempre di più il bisogno di recuperare riferimenti solidi e ben riconoscibili per ristabilire quel paradigma di valori indispensabile per la convivenza civile. La cultura costituisce il più valido percorso per raggiungere questo obiettivo e il cinema resta malgrado tutto, un contenitore di esperienze e di proposte di primissimo piano.
Con esso è la sala a dover riprendere il ruolo di centro aggregativo che aveva in passato e questo può avvenire solo grazie a modelli innovativi, che sappiano coniugare un’offerta valida e diversificata a un uso razionale ed efficace dei nuovi strumenti di promozione e di diffusione. Solo evitando una dannosa e inutile competizione tra media si riuscirà a comporre un sistema di fruizione attiva e passiva equilibrato ed efficiente.
La sala cinematografica deve quindi trasformarsi in spazio culturale in cui le energie espressive di artisti e autori incontrano una partecipazione attiva e consapevole da parte di spettatori che tornano a essere coprotagonisti dell’offerta culturale. Quindi non fermarsi alla sola proiezione dei film e dei documentari ma oltrepassare i generi artistici per contaminarsi con le altre discipline artistiche in un grande processo di coinvolgimento di offerta e di pubblico.
Filmstudio, in collaborazione con altre realtà o singoli soggetti che operano a Roma, raccoglie questa sfida e propone lo spazio del “FilmSocialClub” per:
• offrire una varietà di opportunità caratterizzate da linguaggi artistici plurali e forme espressive diversificate senza distinzione di genere
• promuovere la formazione di nuovi pubblici e la contaminazione tra generi
• coinvolgere pubblici nuovi e trasversali con particolare attenzione nell’accessibilità per i disabili e specificamente per quelle categorie tradizionalmente più discriminate
Esso mira a coinvolgere un pubblico ampio e attivamente partecipe rispetto alla proposta artistica e culturale e in particolare rivolge specie ai più giovani una serie di iniziative informative e formative riguardanti il cinema sia dal punto di vista artistico che da quello professionale, per far sì che si determini un percorso in grado di
• Far conoscere il punto di vista degli autori nel concepimento delle opere
• Informare sulle metodologie utilizzate dai professionisti del cinema (montaggio, fotografia, scenografia, etc.)
• Formare il pubblico nell’ordine della consapevolezza, del senso critico e della conoscenza approfondita dell’opera filmica
• Realizzare e promuovere strumenti di inclusione per i disabili utilizzando i più moderni mezzi tecnologici a disposizione
• Organizzare dei momenti di confronto sulla base dei film proiettati, dei temi trattati e delle modalità artistiche e professionali adottate
• Trasmettere alle scuole primarie e secondarie l’opportunità di presentare programmi di matinée e di proiezioni dedicate agli alunni (i tempi a disposizione non ci permettono di comporre un programma definitivo dedicato alle scuole)
• Mostrare nella pratica come può avvenire una corretta contaminazione tra cinema e musica, con particolare riferimento alla musica elettronica di avanguardia
Abbiamo scelto quali temi conduttori delle attività artistiche e culturali del nostro progetto quello della “Inclusione” affrontata in termini di apertura di spazi per i nuovi autori del cinema indipendente, di “Nuovo Rapporto tra Pubblico e Offerta Culturale Cinematografica”, di “Accessibilità” per i disabili, “Formazione del pubblico” con particolare riferimento al pubblico più giovane, di “Contaminazione tra generi” in quanto diversificazione dell’offerta artistica come strumento di crescita culturale.
Nell’ambito del nostro progetto offriremo opere cinematografiche provenienti dal grande universo del cinema indipendente e a basso costo, un comparto spesso marginalizzato che gode di una scarsa visibilità. Sarà quindi l’occasione per promuovere forme e linguaggi di giovani autori e in tal modo dare loro la possibilità di aprire un tipo di relazione con il pubblico improntata sull’innovazione dell’architettura fruitiva e la promozione di nuovi percorsi culturali basati sul confronto diretto e sulla conoscenza di lavori altrimenti emarginati.
Gli incontri e i dibattiti che seguiranno le proiezioni daranno a tutti l’opportunità di crescere insieme sia dal punto di vista della conoscenza che da quello della consapevolezza rispetto ad altri modi di vivere il cinema.
Nel coinvolgimento del “nuovo pubblico” non potevamo trascurare l’inclusione per le persone disabili e soprattutto coloro che vivono una condizione specifica (ciechi, sordi, autistici) che li emargina sistematicamente dall’evento culturale e dall’intrattenimento. Garantendo anche a loro l’accesso alle nostre serate e ai diversi momenti della manifestazione, daremo la possibilità alle persone disabili e alle loro famiglie di vivere l’esperienza culturale senza limitazioni di sorta. A questo proposito sottolineiamo che anche i dibattiti, le tavole rotonde e le lezioni di cinema godranno della sottotitolazione simultanea.
Il Filmstudio